
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
I Disturbi alimentari sono uno dei problemi psicologici maggiormente in espansione negli ultimi decenni; è stato infatti rilevato che negli ultimi 40 anni l’incidenza dell’anoressia è addirittura raddoppiata.
Tali disturbi caratterizzano società economicamente avanzate, come quelle occidentali, nelle quali la forma fisica e l’apparenza hanno ormai purtroppo conquistato il primato sulla bellezza e sulla intelligenza interiore.
I mezzi di comunicazione, sempre più veloci e diretti, hanno aggravato tale dinamica sociale, contribuendo alla diffusione di modelli incentrati sulla magrezza.
I Disturbi della Alimentazione sono caratterizzati dalla presenza di grossolane alterazioni del comportamento alimentare.
Sono compresi in questa sezione i seguenti Disturbi dell’alimentazione:
– L’Anoressia Nervosa.
Caratterizzata dal rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale.
– La Bulimia Nervosa.
Caratterizzata da ricorrenti episodi di abbuffate seguiti dall’adozione di mezzi inappropriati per controllare il peso, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi, diuretici o altri farmaci e/o il digiuno o l’attività fisica praticata in maniera eccessiva.
Caratteristica essenziale comune ad entrambi i disturbi è la presenza di una alterata percezione del peso e della propria immagine corporea.
N.B. – Recenti studi hanno posto in evidenza ulteriori condizioni di forti squilibri nell’alimentazione dell’individuo dovuti a cause psicologiche e fisiologiche come:
– L’ Obesità.
Contraddistinta da un anormale ingrassamento, a tal punto che la salute psico-fisica può esser messa in serio pericolo e subire gravi danni.
– Il Binge Eating Disorder.
Caratterizzato da frequenti episodi di abbuffate compulsive, senza successive condotte compensatorie, come ad esempio vomito auto indotto o uso di diuretici e lassativi.
– L’ Ortoressia.
Caratterizzata dall’ossessione psicologica per il mangiare sano.
– La Night Eating Syndrome.
Caratterizzata da ripetute abbuffate, fino ad un terzo delle calorie giornaliere, nel periodo serale ed in quello notturno.
– La Drunkoressia.
Caratterizzata dall’associazione di Anoressia e/o Bulimia e consumo eccessivo di alcol (alcune volte di Alcolismo).
Capire quando è il momento di chiedere aiuto è il primo passo verso il benessere psicologico.
Se ti riconosci in alcuni di questi segnali, potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo per affrontare insieme le difficoltà e ritrovare equilibrio e serenità.
1. Sintomi emotivi intensi e persistenti
- Sensazioni di tristezza, vuoto o disperazione che durano per settimane.
- Ansia eccessiva, preoccupazioni costanti o attacchi di panico.
- Irritabilità, rabbia immotivata o sbalzi d’umore frequenti.
2. Difficoltà nella vita quotidiana
- Problemi di concentrazione, memoria o decisione, che influiscono sul lavoro o sullo studio.
- Perdita di interesse per attività che prima erano piacevoli (hobby, relazioni, ecc.).
- Sensazione di essere sopraffatti dalle responsabilità quotidiane.
3. Cambiamenti nel sonno e nell’alimentazione
- Insonnia, risvegli frequenti o, al contrario, eccessiva sonnolenza.
- Perdita di appetito o, al contrario, fame emotiva e abbuffate.
- Stanchezza cronica non giustificata da cause fisiche.
4. Isolamento sociale
- Tendenza a evitare amici, familiari o situazioni sociali.
- Sensazione di solitudine o di non essere compresi dagli altri.
- Difficoltà a mantenere relazioni significative.
5. Sintomi fisici senza cause mediche
- Mal di testa, dolori muscolari, problemi digestivi o altri disturbi fisici senza una spiegazione medica.
- Sensazione di costante stress o tensione fisica.
6. Pensieri negativi ricorrenti
- Autocritica eccessiva o sensazione di inadeguatezza.
- Pensieri catastrofici o difficoltà a vedere soluzioni ai problemi.
- Ideazioni legate alla morte o al suicidio (in questi casi, è fondamentale chiedere aiuto immediato).
7. Comportamenti autodistruttivi
- Abuso di alcol, droghe o altre sostanze per affrontare le difficoltà.
- Comportamenti rischiosi o impulsivi che mettono in pericolo se stessi o gli altri.
8. Sensazione di essere “bloccati”
- Sentirsi incapaci di uscire da una situazione difficile o di cambiare abitudini negative.
- Perdita di speranza nel futuro o sensazione di non avere vie d’uscita.
Quando rivolgersi a uno psicologo?
Se uno o più di questi segnali persistono nel tempo e interferiscono con la qualità della vita, potrebbe essere utile rivolgersi a un psicologo come il dottor Alberto Mazzotti a Forlì. Un professionista può aiutare a comprendere le cause del malessere, offrire strumenti per gestire ansia, depressione o stress, e accompagnare verso un percorso di benessere e crescita personale.
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